Un’iniziativa nata dal basso mette insieme competenze, esperienze e creatività per rafforzare la capacità di innovazione dell’Istituto e aprire nuove strade al trasferimento tecnologico.
Il mondo della ricerca e della tecnologia vive ormai da anni un profondo cambiamento: l’innovazione non si sviluppa più soltanto all’interno dei confini di grandi laboratori o centri aziendali, ma nasce sempre più spesso da reti aperte e collaborative. È la logica della open innovation, dove la condivisione delle conoscenze diventa la scintilla che accende nuove idee e soluzioni. Anche l’Inaf, in linea con questa visione, ha iniziato a consolidare spazi e strumenti dedicati a favorire il confronto tra chi, ogni giorno, lavora allo sviluppo di tecnologie abilitanti per l’astrofisica e lo spazio.
Poco meno di due anni fa, in maniera spontanea, è emersa l’idea di mettere periodicamente attorno a un tavolo – fisico o virtuale – ricercatori e tecnologi che hanno dato vita a soluzioni innovative nel corso della loro attività. È così che è nata la Community degli inventori Inaf: un gruppo aperto che ha l’ambizione di raccogliere tutti coloro ai quali è stato riconosciuto almeno un brevetto e quanti si dedicano alla valorizzazione della ricerca e al trasferimento tecnologico.
La Community non è soltanto una sorta di archivio vivente delle invenzioni sviluppate all’interno dell’ente, ma anche un luogo di confronto. Qui si discute di come censire e valorizzare il patrimonio di brevetti dell’Inaf, di quali strategie adottare per partecipare a fiere ed eventi di innovazione nazionali e internazionali, o di come gestire i rapporti contrattuali con partner esterni.
In questo scambio continuo, ciò che emerge è un nuovo modo di fare innovazione: non un processo isolato ma un dialogo costante tra esperienze diverse, che stimola ulteriori invenzioni e rafforza la cultura della condivisione. La Community diventa così un motore interno di crescita, capace di alimentare la capacità dell’istituto di trasformare la ricerca scientifica in soluzioni concrete e di impatto. Guardando avanti, tra i desideri più condivisi c’è quello di organizzare degli eventi, aperti a tutto il personale dell’Inaf, quali occasioni per presentare pubblicamente le attività svolte finora, raccogliere nuove adesioni e rafforzare ancora di più la rete di interazioni tra inventori e innovatori.
La sfida che la Community degli Inventori porta con sé non riguarda solo l’Inaf, ma tocca il ruolo stesso della ricerca pubblica nel contesto più ampio dell’innovazione. Creare connessioni, condividere esperienze e stimolare nuove idee significa accrescere la competitività scientifica e tecnologica dell’istituto, ma anche generare valore per la società. In un mondo in cui la complessità dei problemi cresce insieme alla necessità di risposte rapide ed efficaci, la strada dell’innovazione aperta e condivisa consente di trasformare la ricerca in un bene comune. La Community degli Inventori Inaf rappresenta un passo concreto in questa direzione.

Gabriele Vecchi dell’Inaf Osservatorio astronomico di Brera opera con la macchina a controllo numerico della sede di Merate, in grado di lavorare componenti ottici di dimensioni fino a 1200 millimetri di diametro. Crediti: Inaf/R. Bonuccelli
