Uno sguardo 3D sugli ammassi globulari
La comprensione dei processi fisici che guidano la formazione e l’evoluzione iniziale degli ammassi globulari è una delle più affascinanti e discusse domande dell’astrofisica degli ultimi 25-30 anni.
La comprensione dei processi fisici che guidano la formazione e l’evoluzione iniziale degli ammassi globulari è una delle più affascinanti e discusse domande dell’astrofisica degli ultimi 25-30 anni.
Un progetto a guida Inaf ha ottenuto le immagini dei due ammassi globulari più vicini a noi, scattate dal telescopio spaziale James Webb. Queste osservazioni hanno permesso di sondare gli oggetti più deboli mai osservati negli ammassi stellari: nane bianche e nane brune.
Al lavoro dal 2013, Gaia ha rilasciato da poco nuovi incredibili dati. A ogni release compiamo un passo in più nel percorso di conoscenza della nostra galassia, e il suo incarico non è ancora finito. Quali sorprese avrà in serbo per noi il satellite dell’Agenzia spaziale europea?
Nella definizione di abitabilità planetaria rientra la presenza di acqua allo stato liquido, come condizione necessaria per lo sviluppo di un ecosistema vivente. Ma è sufficiente? Sembra di no.
Proprio come noi, anche le stelle nascono, evolvono e muoiono, in un ciclo vitale lungo milioni o miliardi di anni. Essendo la nostra vita molto più breve, non riusciamo a goderci interamente lo spettacolo e l’unica cosa che possiamo fare è osservare popolazioni di stelle in diverse fasi della loro vita, per poi costruire un modello che ci permette di riprodurre le proprietà osservate e presumere di aver così compreso l’evoluzione stellare.