Il patrimonio storico scientifico racconta molto delle scoperte degli uomini di scienza e anche della loro umanità. In particolar modo gli atlanti celesti, sfogliabili anche all’interno della mostra virtuale Look up, sono beni culturali in grado di raccontare lo sviluppo delle conquiste scientifiche.
Osservare e interpretare il cielo è sempre stato uno degli istinti fondamentali dell’essere umano, a cui si è affiancato il desiderio di rappresentare la volta celeste e di cercare in essa sia elementi di vita quotidiana sia miti, eroi e figure fantastiche. Riconoscere la ciclicità del tempo e degli eventi astronomici è stata un’operazione di grande importanza, anche pratica, iniziata dai Caldei e Babilonesi e arrivata a noi attraverso l’antico Egitto e il mondo ellenistico. Ma è solo con l’introduzione della stampa, alla fine del Quattrocento, che gli atlanti celesti sono diventati uno strumento di lavoro per gli scienziati e oggetti di cultura astronomica e di raffinatezza artistica per gli appassionati di scienza. Con l’uso del telescopio, a partire dal 1609, il mondo celeste ha rivelato una complessità e profondità fino ad allora inimmaginabili e si è giunti alla realizzazione di opere di rara bellezza in cui si fondono scienza, arte e mito.
Sin dalla sua istituzione, l’Istituto Nazionale di Astrofisica ha promosso numerosi progetti per la conservazione e la valorizzazione del proprio patrimonio storico, fatto di strumenti scientifici, carte d’archivio e volumi antichi. All’interno delle sue biblioteche, l’Inaf conserva una collezione di atlanti stellari, di cometografie e selenografie di straordinaria rilevanza scientifica e iconografica che i progetti “Touch-Sky” e “Cosmic Pages” hanno inteso studiare, valorizzare e rendere accessibili. Il patrimonio storico scientifico, infatti, è in grado di raccontare lo sviluppo delle conquiste scientifiche, generando occasioni di incontro tra la scienza e gli altri campi del sapere che caratterizzano la vita dell’uomo.
L’approccio storico permette infatti di contestualizzare l’attività degli scienziati, umanizzandola e allontanando l’idea di una scienza astratta. Inoltre, attraverso una visione trasversale del sapere, la storia facilita la comprensione del ruolo giocato dalla scienza nella società, misurandone le ricadute pratiche in termini di aumento del benessere generato dai progressi scientifici.
La catalogazione sistematica di tutti gli atlanti celesti posseduti dalle biblioteche Inaf ha consentito di identificare un nucleo particolarmente rilevante di questi volumi in grado di fornire una visione coerente dello sviluppo delle conoscenze scientifiche sull’universo. Questi testi sono stati digitalizzati con l’uso delle tecniche più innovative per la scansione e la metadatazione. Schede catalografiche e testi digitali sono stati, poi, integrati nel portale Inaf dei beni culturali “Polvere di stelle” per essere consultati e sfogliati.
La mostra virtuale “Look up! Sfoglia il cielo con un dito” ha creato uno spazio virtuale fantastico per un’avventura nelle sale del Cosmo, della Luna e dei pianeti, dedicate ciascuna alle mappe stellari, alla cartografia lunare e a quella planetaria. Infine, il documentario Touch Sky Carte mappe atlanti stellari, il primo realizzato dall’Inaf, accompagna il visitatore in un percorso attraverso gli osservatori italiani per raccontare come la rappresentazione del cielo si sia trasformata nel corso dei secoli.