L’Astrofisica odierna offre straordinarie possibilità di studio dell’universo ed è multiforme nelle sue sfaccettature: questo numero di Universi lo rappresenta in pieno. L’Inaf, non dimentichiamolo, opera utilizzando strumentazione sia da terra sia dallo spazio.
Il primo degli argomenti affrontati in questo numero è il difficile dilemma della ionizzazione del mezzo intergalattico (sostanzialmente idrogeno) nelle prime fasi dell’evoluzione dell’universo. I nuovi dati del telescopio spaziale della Nasa James Webb sembrano indicare che la maggior parte delle galassie osservate nelle prime fasi evolutive contribuiscono alla ionizzazione in modo sostanziale, un tassello importantissimo nella comprensione dell’universo giovane.
Il tema affascinante ed estremamente complesso dell’origine della vita in pianeti extra-solari, deve includere anche uno studio della componente ultravioletta della radiazione incidente sul pianeta, che può favorire la formazione di molecole fondamentali per la vita. Per questo ne parliamo in questo numero: la ricerca della vita in esopianeti è tematica di grande interesse che vede Inaf proiettato nei prossimi 10-20 anni con studi che utilizzeranno i telescopi di terra e spaziali attuali e del futuro.
L’impatto di una sonda umana per deviare la traiettoria dell’asteroide Dimorphos è l’incredibile risultato della sonda della Nasa Dart. Universi descrive in modo appassionante l’evento del 26 settembre 2022, che è stato documentato in situ dal nostro nano-satellite che ha seguito le fasi di avvicinamento e impatto, e le sue conclusioni.
Non poteva mancare un rapporto, anch’esso appassionante, sul lampo cosmico gamma (gamma-ray burst, Grb) del 9 ottobre 2022, il più intenso mai rivelato dai satelliti di alta energia e da rivelatori terrestri che hanno incluso le altissime energie fin dall’inizio dell’evento. Il Grb è durato incredibilmente molti minuti.
Completa la cinquina degli articoli scientifici il contributo sul “percorso” dei dati scientifici della missione spaziale Euclid lanciata dall’Esa il 1 luglio di quest’anno. La missione è di enorme importanza scientifica e studierà l’universo plasmato dalla presenza della materia oscura e della cosiddetta energia oscura, che tanto appassiona noi tutti. L’Inaf ha un ruolo fondamentale nel trattamento e sfruttamento scientifico dei dati di Euclid in ciò che viene chiamato il Segmento di Terra scientifico. In questo numero esploriamo anche le prime cinque immagini a colori di Euclid rilasciate il 7 novembre scorso dall’Esa.
È importante enfatizzare la mostra dell’Inaf Macchine del Tempo che si terrà al Palazzo delle Esposizioni di Roma da dicembre 2023 a marzo 2024. È la prima volta che il nostro ente “apre” in questo modo i suoi “scrigni scientifici” al pubblico di appassionati e curiosi. Ringrazio moltissimo tutta la squadra dell’Inaf che ha permesso questo evento, e siamo lieti di offrire questo numero di Universi ai visitatori della mostra che speriamo diventi presto itinerante per l’Italia.