Un universo plurale

Marco Tavani, Presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica.

L’Istituto nazionale di astrofisica comincia oggi una nuova avventura, una sfida, per cui abbiamo scelto un nome plurale: Universi

Universi perché la pluralità è caratteristica centrale del nostro istituto. Se l’universo dell’astronomia si presenta “unico” dal Timeo di Platone in poi, la varietà di aspetti e angolazioni ne fanno un sistema straordinariamente molteplice.

Il plurale si lega altresì alle differenti prospettive di osservazione e di studio del cosmo: le lune di Giove scoperte da Galileo Galilei, gli infiniti mondi di Niccolò Cusano e Giordano Bruno prefigurati a cavallo della rivoluzione copernicana, le migliaia di sistemi planetari extraterrestri scoperti dall’astronomia di oggi. Quali sorprese ci riserva il futuro della ricerca? E quale ruolo gioca l’Italia in questa partita?

L’Istituto nazionale di astrofisica, con la sua vitale comunità di ricercatrici e ricercatori, è leader nello studio di questo universo “dalle molte facce”. Una realtà oggi in grande espansione, in crescita – non solo scientifica ma anche di comunità, di progettualità – e per questo il primo numero di Universi raccoglie una panoramica delle attività in corso nel nostro ente di ricerca. 

Al direttore generale Gaetano Telesio abbiamo chiesto come l’Istituto sta cambiando per affrontare le sfide future. Al direttore scientifico Filippo Zerbi quali siano le grandi partecipazioni internazionali in cui l’Italia è coinvolta. Abbiamo scelto di dare voce alle nostre ricercatrici e ai nostri ricercatori per raccontare le ultime eccitanti scoperte (e l’astrofisica di frontiera) che vedono l’Istituto nazionale di astrofisica come protagonista. È un lavoro che si fa in modo sinergico, mettendo insieme tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione, a terra e nello spazio. E grazie all’astrofisica, vengono sviluppate soluzioni utili alla nostra vita quotidiana e capaci di risolvere problemi nel campo della sensoristica di precisione, della navigazione, delle applicazioni spaziali, del trattamento di big data, oltre che per la salute, l’arte e il monitoraggio ambientale.

Vi racconteremo anche quello che facciamo per il grande pubblico: dai contenuti e le attività che portiamo a festival ed eventi nazionali e internazionali all’offerta innovativa di contenuti didattici che i ricercatori dell’Inaf portano direttamente nelle scuole di ogni ordine e grado, ma anche i tanti progetti nel campo dell’intercultura e dell’inclusione.

Vogliamo parlarvi di tutto questo e di molto ancora, per portarvi con noi a scoprire tutta la straordinaria bellezza che c’è nel nostro universo. Un universo plurale.

Marco Tavani

Presidente dell’Inaf