Seconda stella a destra: itinerari di meraviglia

Seconda stella a destra: itinerari di meraviglia

Una guida astro-turistica può cambiare il modo in cui parliamo di e guardiamo una città? Il progetto Seconda stella a destra è la conferma che la scienza può promuovere un territorio e che c’è molto più da raccontare di un luogo di quel che si pensa.

Ci sono progetti che nascono sotto una buona stella e incontri che dalle stelle nascono. È così che dieci anni fa è cominciata la collaborazione fra l’Istituto nazionale di astrofisica e Bas Bleu, casa editrice e studio di comunicazione, e che è nato il progetto Seconda stella a destra, una collana di guide astro-turistiche che unisce scienza, storia e meraviglia. Un anniversario importante, che celebriamo quest’anno: segno che le stelle hanno davvero favorito l’incontro.

L’idea è semplice e al tempo stesso ambiziosa: raccontare le città attraverso l’astronomia. Non soltanto il cielo da osservare ma anche i segni celesti impressi nella pietra e nella memoria: l’orientamento astronomico di chiese e palazzi, le costellazioni dipinte negli affreschi, gli strumenti scientifici custoditi nei musei, le tracce delle conoscenze antiche nelle tradizioni locali. Seconda stella a destra è insieme progetto editoriale e percorso di divulgazione: astro-turismo nel senso più ampio, capace di intrecciare arte, architettura, storia della scienza e vita quotidiana, con un linguaggio chiaro e coinvolgente.

La prima guida, del 2015, riguarda Padova; segue quella di Firenze nel 2019. Il successo delle prime uscite allarga subito l’orizzonte: tra il 2020 e il 2025 arrivano Palermo, Roma e Napoli, Catania è in uscita. Nel frattempo, nel 2023 entra in gioco il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: la Direzione generale Promozione Sistema Paese riconosce il valore dell’iniziativa e sostiene la produzione della guida di Roma, realizzata in italiano e inglese per la conferenza annuale degli addetti scientifici del 2024, e poi messa a disposizione della rete delle ambasciate. Visto l’interesse, la guida viene ampliata con l’edizione francese e quella spagnola.
Quest’anno la stella brilla su Napoli: Napoli. Seconda stella a destra è stata presentata nel corso della Conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli, la cui sessione istituzionale si è tenuta lo scorso 12 settembre all’Auditorium nazionale Inaf presso l’Osservatorio astronomico di Capodimonte. Come per Roma, anche la guida su Napoli è stata voluta dal ministero per promuovere l’immagine dell’Italia a livello internazionale: un segnale concreto di come la diplomazia scientifica possa dialogare con la cultura e il turismo, trasformando la ricerca in racconto e il racconto in esperienza.

Dietro le pagine, una rete di competenze: l’Inaf garantisce rigore scientifico e selezione dei luoghi con astronomi e storici della scienza; Bas Bleu cura il progetto editoriale e grafico, rendendo i contenuti accessibili e visivamente riconoscibili; musei, università, soprintendenze ed enti culturali collaborano su fonti e materiali iconografici. A completare il quadro, per Padova è nata anche un’edizione illustrata per ragazze e ragazzi, perché l’incontro con le stelle sia davvero per tutte e tutti.

Dieci anni dopo il primo incontro, Seconda stella a destra continua a suggerirci che la scienza abita le città e che, seguendo la rotta delle stelle, possiamo ritrovare stupore, conoscenza e identità. È la direzione da tenere quando si vuole incontrare davvero un luogo: seconda stella a destra e poi dritti fino al prossimo appuntamento con il cielo.

UNA GUIDA ASTROTURISTICA
L’ultima uscita della collana Seconda stella a destra è dedicata alla città di Napoli, che quest’anno celebra i 2500 anni dalla fondazione. Crediti: Inaf