Cercare galassie, stelle e nebulose con un tablet, imparando a programmare? Il gruppo Play dell’Inaf, insieme a Digit Srl e Cineca, ci prova davvero. E il risultato funziona.
Integrare il pensiero computazionale e le dinamiche di gioco nella scoperta dell’universo: questa è l’idea alla base della Code Hunting Game nel Cielo, un progetto sviluppato dal gruppo Play dell’Inaf, in collaborazione con Digit Srl e con il supporto del Cineca, che ha realizzato un video immersivo per accogliere i giocatori sotto un cielo stellato.
L’attività combina la conoscenza del cielo con il coding e la realtà aumentata, trasformando la didattica in un’esperienza interattiva che, grazie a strumenti familiari come smartphone e tablet, permette ai partecipanti di immergersi in ambienti di simulazione astronomica. Il debutto al Festival della Scienza di Genova 2025 ha visto studenti, famiglie e curiosi mettersi in gioco, trasformando i dispositivi in veri e propri strumenti di esplorazione scientifica. Il meccanismo è tanto semplice quanto efficace: i partecipanti, organizzati in squadre, ricevono una serie di indizi, da un bot di Telegram, che li guidano alla ricerca di oggetti celesti nel cielo. Per avanzare devono affrontare piccole sfide di programmazione con CodyRoby, un metodo di programmazione unplugged ideato da Alessandro Bogliolo per sviluppare in bambini e ragazzi il pensiero computazionale.
Le proiezioni immersive, realizzate con il supporto grafico del VisitLab del Cineca, hanno permesso di estendere l’esperienza a un ambiente tridimensionale su larga scala, in cui la visualizzazione scientifica di dati reali − dalle strutture filamentari della materia oscura fino alla scala dei pianeti − rende tangibili concetti complessi di astrofisica e cosmologia. Le pareti della sala del Telegrafo di Palazzo della Borsa di Genova si sono illuminate di costellazioni, le nebulose hanno avvolto i giocatori e il viaggio tra le galassie è diventato un’esplorazione simulata dell’universo. Ma c’è di più: l’elemento che rende questa esperienza particolarmente interessante è la sua scalabilità. L’attività, infatti, non è vincolata a un contesto museale o a un evento specifico, bensì può essere replicata outdoor, ovunque, semplicemente puntando lo smartphone verso il cielo reale.
Code Hunting Game nel Cielo rappresenta un modello di come l’unione tra strumenti digitali e metodi ludici possa supportare sia la diffusione della cultura scientifica sia lo sviluppo di competenze trasversali, dal pensiero computazionale all’alfabetizzazione digitale. La scienza e il cielo appartengono a tutti. Trasformare l’osservazione del cielo in un’esperienza interattiva permette di avvicinare pubblici diversi − dai più giovani agli adulti, dagli appassionati amatoriali ai più esperti, favorendo la comprensione dei fenomeni astronomici e la partecipazione attiva alla cultura scientifica.
Con questo progetto, l’Inaf e i suoi partner hanno dimostrato che, se ben impiegata, la tecnologia può trasformare la complessità della scienza in esperienza, perché a volte, per imparare a leggere il cielo, basta un’app e la voglia di perdersi tra le stelle.

L’ambiente immersivo sviluppato dal Cineca VisitLab in collaborazione con Inaf, realizzato per la Code Hunting Game di Inaf, sviluppata con Digit Srl e presentata al Festival della Scienza di Genova. Crediti: Inaf/L. Leonardi
