Tra le immagini astronomiche più suggestive, spiccano quelle delle galassie. Oggi è noto a tutti che si tratta di insiemi di gas, polveri e stelle, simili alla Via Lattea, situati a milioni o miliardi di anni luce da noi. Ma quanto è stata lunga e tortuosa la strada che ha portato alle attuali conoscenze sulle galassie?
Oltre i Bastioni della Via Lattea, di Roberto Rampazzo e Valeria Zanini, racconta quella che è stata una tra le avventure più affascinanti dell’astronomia moderna: la nascita e lo sviluppo dell’astronomia extragalattica. Il libro è arricchito dalle opere di tre talentuose artiste – Anna Benetti, Lucia Zarantonello e Anna Sandra Zedda – che danno una visione poetica, quasi da fiaba, di questi affascinanti corpi celesti.
Sin dalle prime pagine, si comprende quanto il cammino per svelare la vera natura delle galassie sia stato colmo di difficoltà. Nei capitoli iniziali entriamo nel mondo di quelle che, un tempo, erano chiamate “nebulose”, in un’epoca in cui le osservazioni avvenivano a occhio nudo. Se ne conoscevano poche ed erano al più una curiosità. Fu Galileo Galilei a rivoluzionare la visione dell’universo, puntando il telescopio verso il cielo e suggerendo che la Via Lattea fosse composta da un insieme di stelle. Tuttavia, per oltre due secoli – tra il Settecento e l’Ottocento – queste nebulose rimasero un enigma e la loro natura fu oggetto di acceso dibattito. I capitoli del libro “risalgono i gradini” che hanno contribuito a formare la scala del sapere astronomico, dalla scoperta della relazione periodo-luminosità delle Cefeidi da parte di Henrietta Leavitt fino al famoso dibattito tra Harlow Shapley e Heber Curtis sulla vera natura delle nebulose.
Con il racconto di Edwin Hubble, che cento anni fa dimostrò la natura extragalattica delle nebulose, si entra nel vivo del libro, scoprendo le varie forme delle strane e meravigliose “creature” che popolano il mondo delle galassie. Nei capitoli dedicati allo sviluppo dell’astronomia extragalattica, dal Novecento ai primi anni Duemila, si assiste a un susseguirsi di scoperte e nuove sfide a esse connesse. Vi sono successi, come la scoperta dei buchi neri al centro delle galassie, inizialmente solo ipotizzati e poi osservati direttamente grazie all’Event Horizon Telescope, ma anche questioni ancora aperte, come il mistero della materia oscura. L’opera mette inoltre in luce il contributo delle astronome e degli astronomi e italiani, parte di una delle principali comunità scientifiche impegnate nello studio delle galassie. Rampazzo e Zanini guidano chi legge in un approfondito viaggio alla scoperta delle galassie, mettendo in evidenza le implicazioni cosmologiche derivanti dal loro studio. Infine, negli ultimi capitoli, lo sguardo si rivolge alle novità, rese possibili dalle osservazioni dei telescopi spaziali Hubble e James Webb.
Un libro che, da un lato, segue lo sviluppo di una branca dell’astronomia attraverso i secoli, evidenziando l’accelerazione delle scoperte in tempi recenti, e dall’altro racconta la passione che negli ultimi cento anni ha spinto astronomi e astronome a dedicare la propria vita allo studio e alla comprensione di questi meravigliosi oggetti che sono le galassie.

È il più grande fra i telescopi all’osservatorio di Monte Palomar, in California.
Crediti: L. Zarantonello