Siamo tutti una tribù astronomica

Siamo tutti una tribù astronomica

Due fratelli, uno specializzato in comportamento animale l’altro giocoliere professionista, con in comune la voglia di scommettere sul valore dell’esperienza per avvicinare il pubblico alla scienza. Un progetto di divulgazione che porta l’astronomia in contesti non convenzionali. Questi gli ingredienti della messicana Tribu Cultura astronómica.

Due fratelli, un obiettivo: trasmettere la bellezza della scienza, con tutti i mezzi possibili, anche la pirateria. Questa, in sintesi, la genesi del progetto Tribu Cultura astronómica, ideato dal messicano Cuauhtémoc Méndez Rosas con la complicità del fratello, José Guillermo Méndez Rosas. Li abbiamo incontrati all’XI edizione della Conferenza Communicating Astronomy with the Public (Cap), lo scorso giugno a Tolosa.

Tribu Cultura astronómica è un progetto dedicato alla promozione della conoscenza dell’universo attraverso esperienze astronomiche come osservazioni guidate del cielo, laboratori, attività e strategie per l’insegnamento dell’astronomia, passando per lo sviluppo dell’astroturismo nelle aree rurali del Messico e ora anche nelle Fiji. 

PIRATA E SCIENZIATO
Clown, giocoliere w apprendista astronomo: vi presentiamo Bruno il Pirata. Crediti: Tribù Cultura astronómica

Abbiamo chiesto a Cuauhtémoc Méndez Rosas come sia nata l’idea di portare l’astronomia in contesti non convenzionali e ci ha risposto che è stata una cosa molto naturale. Unire il suo amore per il cielo alla sua professione era un sogno, ma forse anche l’unica cosa da fare. Specializzato in comportamento e benessere degli animali, ha coinvolto nel progetto il fratello José Guillermo, clown e giocoliere professionista: è stato quindi naturale mettere insieme astronomia, zoo e circo fin dall’inizio del progetto, cinque anni fa.

José Guillermo come artista circense e attore comico ha sempre avuto l’aspirazione di andare, con la sua arte,  oltre il semplice intrattenimento, creando qualcosa che risuonasse nella testa e nel cuore delle persone una volta finito lo spettacolo. 

Quando la necessità artistica si integra con la questione educativa si può contribuire a generare il pensiero critico, grazie all’umorismo e a un’esperienza che unisce. 

Se uno spettacolo dedicato alla scienza riesce a promuovere la conversazione e la discussione a scuola o in famiglia, ecco che la magia è avvenuta. 

Il personaggio del pirata Bruno è nato da questo desiderio e con questo intento e, dopo averlo visto in azione, possiamo dire che l’esperimento è davvero riuscito.

Bruno el Pirata è protagonista di spettacoli, ma anche di una serie di video dedicati ai più piccoli, Juntos con los astros, disponibili sul canale YouTube della Tribu insieme a tantissime altre risorse. Un personaggio che farebbe innamorare del cielo anche l’equipaggio più refrattario alla scienza.

La Tribu oggi è in crescita, ma qual è il segreto del suo successo? 

Secondo i suoi creatori forse uno ce n’è. Dopo ogni esperienza i partecipanti hanno davvero la sensazione di far parte di qualcosa di più grande: si sentono parte della stessa tribù. 

Lo spirito del progetto è il principale motivo della sua fortuna e qualsiasi argomento in grado di portare avanti questo messaggio è il benvenuto.

Il fatto di non essere astronomi professionisti ha fatto sì che i due fratelli abbiano avuto la giusta dose di incoscienza, per lasciare che fosse la meraviglia a fare il lavoro; tutto il resto viene di conseguenza, in modo naturale.

Bruno il Pirata sogna di portare la Tribu in giro per il mondo, e auspichiamo che possa nascere qualche collaborazione anche in Italia, magari con il nostro Istituto, che condivide con l’amore per il cielo e la convinzione profonda che la sua meraviglia ci unisce tutti oltre ogni confine.