Astro-tamagotchi, accendi la tua stella virtuale

Astro-tamagotchi, accendi la tua stella virtuale

Un viaggio tra stelle e tecnologia: al Festival della Scienza di Genova un laboratorio ideato dall’Inaf introduce il ciclo di vita delle stelle utilizzando il pensiero computazionale e la realtà aumentata.

Immaginate di poter dar vita a una stella, osservare la nube interstellare da cui si potrebbe formare, accenderla, nutrirla, vederla crescere e guidarla nel suo percorso evolutivo, fino alla fine dei suoi giorni. Questo è Astro-Tamagotchi, esperienza ideata dall’Inaf e presentata al Festival della Scienza di Genova dal 24 ottobre al 3 novembre, dove studenti e grande pubblico sono stati invitati a diventare creatori e custodi di una stella virtuale tutta loro.

Il laboratorio è ispirato al celebre Tamagotchi, gioco elettronico molto conosciuto tra gli anni Novanta e i Duemila, che permetteva di prendersi cura di un animale virtuale attivato da un micro-chip. L’etimologia della parola Tamagotchi unisce, infatti, le parole giapponesi tamago, che significa “uovo”, e uotchi, l’equivalente inglese di to watch, ovvero “guardare”, dunque prendersi cura di una creatura fin dalla sua nascita.

CARTE STELLARI
Le carte dell’Astro-Tamagotchi rappresentano gli ingredienti per accendere le stelle: protoni, elettroni, positroni, atomi di deuterio ed elio. Crediti: B. Olivieri e L. Gammarota

Nell’Astro-tamagotchi i giocatori possono adottare una stella dopo averla individuata tra le nubi colorate di un’intensa fabbrica cosmica (la stellar nursery). Dovranno aiutarla ad accendersi e a proseguire la sua evoluzione, superando sfide di logica, risolvendo enigmi di coding e utilizzando la realtà aumentata. L’obiettivo? Divertire, certo, ma anche far comprendere le dinamiche complesse che governano l’evoluzione delle stelle.

REALTÀ AUMENTATA
Astro-Tamagotchi è anche un’avventura 3D disponibile per smartphone e tablet. Crediti: Inaf

Il laboratorio è gestito da un bot di Telegram che si attiva con un qr code e guida i partecipanti nelle varie sfide. La prima sfida è affidata a un mazzo di carte, ognuna delle quali rappresenta un tassello fondamentale per riuscire ad accendere la stella: protoni, elettroni, positroni, atomi di deuterio ed elio devono essere combinati opportunamente per riprodurre la catena di reazioni nucleari che avvengono all’interno di una stella. Una volta superata la sfida, i giocatori vengono a conoscenza della massa della stella che sono riusciti ad accendere e possono osservarla utilizzando un’applicazione in realtà aumentata realizzata con CoSpaces Edu, di cui Inaf è impact partner, e Merge Cube. La realtà aumentata dà vita alle stelle in 3D, rendendo visibile la loro crescita, arricchendo di interazioni lo spazio di gioco e introducendo i partecipanti a un quiz stellare che, una volta risolto, fornirà il codice per superare l’ultima sfida, quella di coding e robotica. La fase finale del laboratorio utilizza, infatti, il coding con Ozobot, piccolo robot educativo che si muove interpretando i comandi attraverso un sistema di programmazione visuale. Astro-Tamagotchi è un laboratorio di Play Inaf, team di didattica innovativa dell’Inaf che ha saputo unire l’aspetto nostalgico del Tamagotchi classico con la meraviglia dell’esplorazione cosmica, e che si è fatto notare al Festival della Scienza di Genova non solo per la strategia educativa ma anche per il suo stile steampunk: estetica fantasiosa retrò-futuristica, con meccanismi, ingranaggi e scintille. Un’esperienza multimediale che ha dimostrato come la scienza, se raccontata in modo creativo e interattivo, può essere accessibile a tutti, e che ha saputo far brillare non solo le stelle, ma anche la curiosità e l’entusiasmo dei partecipanti.